1) Perché al TG1 hanno sbagliato a dire le date e andandoci uno dei due giorni giusti (il 12 e il 13 giugno) dimostrerò che non mi hanno buggerata.

2) Perché la maggioranza di governo dice che è inutile. Sono controdipendente.

3) Perché il nucleare in Italia non mi fa paura, ma mi fa paura il nucleare italiano. Non voglio dare l'opportunità alla nostra classe dirigente di rivelarsi ancora una volta pessima, corrotta e approssimativa. Sono pronta a mettermi una pale dell'eolico sul tetto – anche perché a me quelle pale, esteticamente, non dispiacciono. Magari non sul litorale sardo, però.

4) Perché se non iniziamo a investire davvero sull'energia rinnovabile ora, quando dovremmo farlo?

5) Perché presto abiterò a un quarto piano senza ascensore e non vorrò comprarmi sei litri d'acqua a botta al super perché "costa meno".

6) Perché la nostra rete idrica è un colabrodo, ma nessuna compagnia privata la rimetterà a nuovo gratis.

7) Perché l'acqua è di tutti, fine del discorso.

8) Perché nessuno nomina mai il Legittimo Impedimento – che di "legittimo" non ha proprio niente.

9) Perché votare è un mio diritto.

10) Perché votare è un mio dovere. Un dovere di responsabilità civica.

Informazioni su Susanna Raule

Susanna Raule, psicologa e psicoterapeuta, è nata alla Spezia nel 1981. Ha lavorato come traduttrice e sceneggiatrice per vari editori. Nel 2005 vince il Lucca Project Contest con il suo fumetto "Ford Ravenstock – specialista in suicidi", con i disegni di Armando Rossi, in seguito finalista al Premio Micheluzzi (Napoli Comicon). Nel 2010 è tra i finalisti del premio IoScrittore promosso dal gruppo editoriale Mauri Spagnol con "L’ombra del commissario Sensi", che esce per Salani, con cui pubblica anche "Satanisti perbene" e "L’architettura segreta del mondo". In seguito esce una prima edizione de "Il Club dei Cantanti Morti", il graphic novel "Inferno", "I ricordi degli specchi" e l’antologia di racconti a tiratura limitata "Perduti Sensi". "Il club dei cantanti morti" nel 2019 diventa il primo volume di una trilogia crime-sovrannaturale per Fanucci. Nel 2020 viene ripubblicato un primo volume di "Ford Ravenstock" per Doulble Shot. Su Wattpad è disponibile gratuitamente il suo romanzo "La signora Holmes". "L’ombra del commissario Sensi" è stato selezionato dal Sole 24 Ore nella collezione dei migliori gialli italiani. Scrive per le testate Esquire, Harper’s Bazaar e Wired. È tra le fondatrici del collettivo per la parità di genere nel fumetto Moleste (www.moleste.org). Il suo sito è www.susannaraule.com

Una risposta »

  1. utente anonimo ha detto:

    La mia l'ho già detta in una nota nel mio fb e non sto a ripetermi.
    Solo una cosa ci tengo a dire qui, brava Susy che va a votare 🙂

  2. sraule ha detto:

    sì, ti ho letto!

  3. utente anonimo ha detto:

    Hai dimenticato l'undicesimo motivo , il più importante per chi non ''abbia il piano attico sfitto '' come diceva Peter Falk/Sam Diamante di Truman Capote – in un ineffabile cameo – di una pellicola all star dei seventies:
    il mondo onirico collettivo è ripieno di distese deserte ferite da una strada infinita che corre incontro al crepuscolo che mai verrà sotto una luce bassa ed accecante da fall out  e trafitta da pale eoliche che girano, oh se girano. Nemmeno Nolan – che sa una cosa o due sull'argomento – ha osato tanto.
    A Milano è possibile vivere in un sogno siffatto, sbucando dalla Stazione Centrale il giorno di Ferragosto e attraversando Vittor Pisani in direzione del centro.   Una di quelle cose per cui vale di vivere e sognare.  

  4. utente anonimo ha detto:

    L'anno scorso,  a Ferragosto, poco prima del crepuscolo , ho incontrato Falk davanti alla Centrale.  Pete si rcordava del suo fan numero uno ( '' Creep-as-cool ! You looks like Dan Luttazzi, but not so gorgeous ! '' ) e mi ha chiesto se e quando accetterò di scrivere un revamping di Columbo ( okay, da noi è omonimo del tizio che non aveva una mappa decente nel 1492 ) aggiornato ai tempi di C.S.I. 
    Gli ho spiegato che al momento sono al lavoro su Mage Lane, la storia di una via senziente che si sposta e compare in diversi punti del globo -una combo di Desperate Houseviwes e X-Files – e mi è parso deluso.
    Io ancora oggi resto incantanto davanti a ''L'orologio del Commodoro '' e ho tenuto dei seminari di recitazione contaminandoli con il frame in cui Robert Culp capisce  che la pendola in sottofondo lo inchioda come assassino di Dean stockwell e quindi non posso sopportare di ferire il sidekick di Cassavettes sr. per cui mi sono lanciato in una descrizione della strada che vola nell'iperspazio grazie a pale eoliche. Pete aveva lo stesso sguardo di quando aveva inchiodato Leonard Nimoy alla sua responsabilità – mancava solo che estraesse dalla tasca del suo stazzonatissimo impermeabile un tratto di filo per suture – e mi ha detto di continuare per la mia strada: è un grande fan delle fonti alternative da quando ha scoperto quanto era inquinante la sua auto di scena…    

  5. CREPASCOLO ha detto:

    Orfani di Zaffiro e Acciaio ? La mini morrisoniana di The Filth vi è sembrata trasparente come acqua di fonte e siete a caccia del criptico a tutti i costi ? Il vs motto è '' non lo capisco e perciò l'adoro ?
    Ho una idea per un serial a basso costo intitolato Magellano girato a Milano il cui concept, in sintesi ( ! ) , è: i giorni come Pasquetta, Primo Maggio e Ferragosto nella capitale morale dello stivale sono contrassegnati da alcuni elementi comuni – una luce accecante da fall out, atmosfera cristallizzata quasi come se si vivesse fuori dal tempo, filippini che puliscono uffici altrimenti deserti e vecchietti a spasso per la citta che trascinano bastardini spelacchiati, roba che nemmeno in  Poster di Baglioni  –  che nascondono e svelano il lavoro dei Custodi Camminatori della Cosa Come Chiunque Capirebbe ( se non avesse il piano attico pieno di altre anticaglie che impediscono di cogliere il quadro di insieme ). Ai quattro angoli della città ( che coincidono con i centri nodali delle società di telecomunicazione ndr ) sono latenti energie antiche come Atlantide, ma non ditelo a Giacobbo. Sono i Custodi eccetera -attraverso rituali antichi come le prime incisioni di Sandro Giacobbe – possono impedire l'armaggeddon che trasformerebbe la metropoli in un deserto trafitto solo da una interminabile strada. E senza pale eoliche.
    Nel ruolo del narratore/prologo  vedrei bene il mago Otelma.
    La critica lo adorerebbe.      Forse.
     

  6. sraule ha detto:

    ok, io vi ho persi. 🙂

  7. CREPASCOLO ha detto:

    Da quello che ho letto qualche tempo fa, anche Pete si sta perdendo ( in stato confusionale su e giù per Bev Hills ndr ) e la cosa mi spiace: quando interpretava il ten. Colombo, era tanto + pericoloso quanto si fingeva svagato. 
    Non ''ci'' hai persi, comunque, perchè anche i messagggi anonimi erano crepascolari ( Creep-as-cool ricordi ? ) – per un mio errore non sono stati inviati allegati al mio nickname.
    Il che mi fa riflettere: tu sei una professionista addestrata a disegnare le personalità dei pazienti, ma non hai riconosciuto la mia ''anonima '' quindi comincio a pensare che Crepascolo sia una vocina che esce fuori dalla scatola con maggior entusiasmo quando si firma.

    Potrei procurarmi uno di quei pupazzi di truciolato con un alloggiamento per la destra tra l'ombelico e le ginocchia e cominciare ad esibirmi alle sagre – io bevo un bicchiere d'acqua mentre Crepascolo si perde e perde il pubblico dietro a pale eoliche e poliziotti di celluloide.  Alice oltre lo specchio. Carmelo Bene di legno. Brr.

  8. sraule ha detto:

    pensavo che avessi un emulo!

  9. CREPASCOLO ha detto:

    Ho un emulo da qualche parte che accede al mio conto corrente e con i miei soldi corre a comperare fumetti e libri che Crepascolino non vede l'ora di poter fare a pezzi  – questo ho detto a Crepascola, ma non ci crede. Cattiva.

  10. sraule ha detto:

    mmm… è davvero strano che crepascola non ti creda… mi sembrava una scusa davvero ben confezionata… 😀

  11. utente anonimo ha detto:

    CHe poi nessuno lo dice, ma se la rete idrica è un colabrodo non vuol dire che l'acqua scompare. Tutta l'acqua che si perde viene dispersa nel terreno e torna alla falda acquifera. 
    Alle volte quando parlano di sprechi dell'acqua sembra che parlino di immondizia. Da un certo punto di vista, l'unica acqua sprecata è quella ferma in bottiglia.

  12. sraule ha detto:

    giusto. non ci avevo mai pensato, grazie!

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