
A volte penso di affrontare le questioni in modo troppo indiretto. Ravenstock è certamente un buon esempio di questo mio modo di fare. Di persona credo di essere piuttosto netta e definitiva (a volte decisamente troppo), ma quando scrivo mi trovo inevitabilmente a girare attorno alle cose, a costeggiarle più che ad affrontarle direttamente.
Così alla fine, per me, è difficile dire quale sia il nucleo della narrazione, il punto focale, il messaggio.
Forse mi piace pensare che ognuno possa scegliere il messaggio che preferisce. O forse è solo un altro schermo su cui proiettare quello che voglio e di chi legge, in fondo, non mi importa molto.
Magari ne riparliamo.
Per il momento, questa è la copertina.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Informazioni su Susanna Raule
Psicologa e psicoterapeuta, è nata alla Spezia del 1981.
Nel 2005 vince il Lucca Project Contest con il suo fumetto Ford Ravenstock – specialista in suicidi, per i disegni di Armando Rossi. In seguito Ford Ravenstock è finalista al Premio Micheluzzi. Lavora come sceneggiatrice per vari editori, nazionali e internazionali, su titoli come “Inside”, “Ford Ravenstock”, “Dampyr” e altri. Affianca a questa attività quella di traduttrice.
Nel 2010 è tra i finalisti del premio Io Scrittore promosso dal gruppo editoriale Mauri Spagnol con L’ombra del commissario Sensi, che esce nel 2011 per Salani.
Nel 2012 viene pubblicato il suo secondo romanzo, Satanisti perbene – Un nuovo caso per il commissario Sensi, sempre per Salani, nel 2013 l’ebook Anatomia di uno statista, nel 2014 il romanzo Il Club dei Cantanti Morti e il graphic novel Inferno.
Nel 2015 un nuovo romanzo con protagonista il commissario Sensi, per Salani, L’architettura segreta del mondo.
Il suo sito è: susannaraule.com
secondo me nasce tutto dalla tua avversione verso le biciclette.
mi hai scoperta.
solo una mente deviata è avversa alle biciclette 🙂
Wow, finalmente!
Lo potrò trovare a Mantova la prossima settimana?
Luca.
a quanto pare no. ma andrà in distribuzione subito dopo.
Acc… Peccato!
dillo a me 😦
Potresti consolare i tuoi lettori pubblicando qualcosa su Side Projects, per esempio…
Luca.
temo di star consolando i miei lettori traducendo The Unwritten 🙂