ok, torniamo alle buone vecchie abitudini: la lagnanza.
ed ecco i motivi di lagnamento:
1) relatore scomparso. è bello svegliarsi alle sette del mattino, uscire ancora tiepida di letto nella mattina siberiana di milano, farsi un’ora di mezzi perché la facoltà è fuori dalle terre conosciute, subire uno shock termico all’ingresso della sauna conosciuta come "edificio U6" e trovarsi di fronte ad una porta chiusa e ad un ufficio vuoto.
questo, naturalmente, dopo che il giorno precedente si è rimasti alzati fino alle due a correggere le bozze. e a cercare di capire che cosa significhino vari incartamenti ib tedesco.
2) orari di sveglia impossibili. così non può continuare. mi sposto i turni per poter partire presto il mercoledì mattina (sottolineo: presto) e me ne mettono un altro il lunedì mattina (leggi: unico giorno della settimana che posso dormire fino a tardi).
sintetizzando: lunedì, ore 8.30 martedì, ore 7.00 mercoledì, ore 7,00 giovedì, ore 8.30 venerdì, ore 7.00 sabato, ore 7.00 domenica, ore 10,30 (il sabato sera esco, eh?)
mi chiedo perché studiare per anni, spendere un sacco di soldi in una cosidetta cultura superiore se poi devo fare gli orari di un tornitore della fiat. anzi: il tornitore stacca alle cinque del pomeriggio, io tra le sette e le nove. perché? perché? perché?
3) pazienti: continuano a farsi ricorverare. di solito nell’ospedale più lontano di tutti da casa mia. il loro svago è passare ore e ore al pronto soccorso. visto che gli piace così tanto scegliere ospedali lontani la prossima volta consiglierò loro di farsi ricoverare alla spezia: almeno sono già lì.
4) come ho potuto lasciare i treni per ultimi? no, meritano senza ombra di dubbio la pole-position, nel vero senso del termine.
sabato mattina: la coinquilina gentilmente si offre di andare in stazione e prenotare un intercity per tutte e due. siamo alla spezia ed è in corso la transumanza inversa dei milanesi dopo il ponte di sant ambrogio. prenotare è indispensabile.
sabato sera: la coinquilina mi telefona isterica dicendo che la bigliettaia, alla stazione, dice che il nostro treno non esiste. lei ha insistito, ma la donna era ottusa come un cerchio e si è rifiutata di prenotare. rifiutata. posso dirlo ancora una volta? rifiutata.
domenica mattina: mi sveglio ad un orario improbo per correre alla stazione e prenotare, sperando di trovare un bigliettaio che non eserciti i suoi diritti costituzionali impropriamente. il treno che io e la conquilina dovevamo prendere ovviamente esiste. ma è pieno.
il treno precedente: è pieno.
quello successivo: è pieno.
so, sento nel profondo che quelle dodici ore di ritardo nella prenotazione hanno avuto un ruolo cruciale. compro un biglietto interegionale, senza prenotazione. gli interregionali non si prenotano. questo parte dalla spezia e arriva a milano, il posto a edere dovrebbe esserci.
certo, ci mette un’ora in più.
e naturalmente i sedili sono più scomodi. ma non importa: guarda un po’, ho un turno lunedì mattina, quindi devo arrivare a milano domenica sera.
domenica pomeriggio: arrivo in stazione e trovo la coinquilina e i genitori della coinquilina. lei mi guarda e dice, atona: il treno è soppresso. la madre ripete la parola che la coinquilina ha detto al bigliettaio che le aveva riferito l’informazione. un buon cristiano non dovrebbe dire certe cose, ma la coinquilina non è cristiana. pare, comunue, che il bigliettaio abbia annuito.
ci dicono che possiamo salire col biglietto interregionale sull’intercity che avremmo voluto prenotare. loro bontà. in piedi, naturalmente. purtroppo l’intercity viaggia con venti minuti di ritardo. in tutto quasi un’ora di attesa nella stazione spazzata dal vento. gelido.
saliamo su un altro interregionale per savona, pensando di cambiare a genova. almeno non dovremo aspettare sulla banchisa. purtroppo i freni non funzionano, così partiamo in ritardo di venti minuti. la coinquilina comincia a chiedere in modo insistente a un controllore se non è meglio che vada a prendere la vespa, davvero non le scoccia fare trecento chilometri in vespa, a piedi o anche in skateboard, se lui la accompagna. il controllore si guarda nervosamente intorno, cercando le possibili vie di fuga.
genova: il secondo intercity che avremmo voluto prenotare, e che ora ci accontenteremo di prendere anche in piedi, è in ritardo. strano. la coinquilina ormai è prostrata, e si limita a ringhiare a qualunque cosa su cui posa gli occhi.
rinunciamo all’intercity e saliamo su un altro interregionale. essendo un interegionale, certo, è più lento. basti dire che ferma a ronco scrivia.
la donna seduta davanti a me, quella le cui ginocchia continuano a scontrarmi, capta dai nostri discorsi che sono una psicologa. ovviamente si sente in dovere di raccontarmi la triste storia della sua nipotina che è diventata tossicodipendente, credendo che mi faccia piacere ascoltarla. per fortuna la coinquilina interviene con commenti ad hoc (ad esempio: signora, ormai la coca la tirano tutti. peccato, perchè l’eroina costa meno) e la signora torna a tormentare la sua vicina di gomito.
milano rogoredo: io e la coinquilina schizziamo fuori dal treno, verso la rassicurante metropolitana.
tra parentesi: gli interregionali puzzano.
Benvenuta nel mondo moderno dove tutti hanno più diritti di un povero libero professionista!
-Nessun orario di lavoro!
-Nessuna possibilità di ammalarsi!
-Nessun piano dentistico!
-Nessuna 13°!
-Nessuna 14°!
-Niente… a parte sentirsi lamentare che i padroni sono padroni!
Da gente che ha:
-Pensini!
-13°!
-14°!
-Previdenza!
-Orari fissi!
-Possibilità di ammalarsi!
-Straordinari pagati!
etc. etc. con sentimento.
Per il resto che dirti… ha vinto alla lotteria! Primo premio… un fantastica giornata da prigioniera della trenitalia s.p.a.
Direi che il “String Quartet In C-Sharp Minor” di Beethoven vada bene per questo post.
Salumi
Robbè
dio, altro che quartetto d’archi, qua mi ci vedrei piuttosto il carmine burana (che ha un’allure vagamente nazi, ma a me piace)!
nooo, non nazi! Semplicemnte epico!
Si adatta tutto, anche ai carri armati di Praga!
r.
Mettici pure:
1-tempo ed energie impiegati per trovare la commissione. (NON Pagato)
2-tempo ed energie impiegati per la realizzazione del lavoro commissionato.
3-tempo ed energie impiegati per riscuotere il pagamento. (NON Pagato)
4-commercialista e tasse che ti ciucciano i due terzi di quello che hai guadagnato con suddetto lavoro.
eh, l’ho sempre detto che la lagna tira! visto che lagnarsi è bello?
questo diventerà il blog ufficiali dei lamentosi!
sraule
un giorno la mamma di lei lo disse a me.
:- se la lagna tira, figurati un pelo di figa.
sraule, per non parlare dei nuovi orari del cazzo spezia-milano (domenica sera) e ritorno (venerdì sera), per non parlare del fatto che quasi tutti (o tutti?) i treni utili sono ora IC plus quindi li paghi 1 euro in più e quindi ancora se non riesci a prenderlo che succede? boh, minimo devi fare un cambio prenotazione probabilmente pagando altri soldi. Per non parlare (ehehehe) del fatto che i tempi milano – spezia (ma credo anche altri) sono stati ufficialmente aumentati nero su bianco. Il treno IC mi-sp delle 18.10 arrivava alle 21.17, adesso diosanto c’è SCRITTO 21.25 (circa).
Poi? Devo spingerlo io, il cazzo di treno?
Eh, ma quando c’era Lui…!
hkd: sono perfettamente solidale. io adesso la domenica sera prendo un IC (normale) e un interregionale. tanto la concidenza (ICplus) la perdevo sempre. così posso ammirare in lungo e in largo la campagna pavesotta (di notte)…
onestamente, visto che gli ultimi viaggi li ho fatti in piedi sovrastata di umanità dolente e puzzolente, non è cambiato molto da quando c’era Lui, in realtà. solo che adesso è così per tutte le destinazioni.
merd, finirò per dar ragione a forlivese!
utente anonimo: qualificati o quantomeno piantala con le frasi incomprensibili.
sraule
Ma dai, sraule?
Quale coincidenza? Quale IC?
Dimmi, dimmi, che magari io non ci avevo pensato…
non è che sia proprio una pensatona, eh. a me mi hanno preso per disperazione.
comunque: IC delle 17,54 da sp che in teoria dovrebbe arrivare a genova principe alle 19,10. calcola i 10, 20 minuti di ritardo di prammatica e fai in tempo a prendere l’interregionale delle 19, 40, il quale arriva a milano intorno alle 21,30. l’unica cosa positiva, almeno per me, è che ferma anche a rogoredo, sicchè mi prendo la metro di lì e rieco ad arrivare a casa più o meno alle nove e mezza.
se poi l’IC da spezia fosse insolitamente puntuale (ci sono più cose in cielo e in terra ecc) uno può anche riuscire a prendere ICplus delle 19,20 a ge. siccome però ce la facevo una volta su sei (non scherzo è una statistica seria) io ho desistito.
almeno risparmio.
sraule
Pensavo fosse un Blog… ma invece mi rendo conto che sono finito su trenitalia.com!
Anonimo, non sò chi tu sia… ma ti devo dare ragione sulle tue 4 affermazioni!
Ciao belli!
Robbè
p.s.
non perdete l’occasione di incontrare anche voi lo Spirito Olimpico!!! 😀
non perdete l’occasione di incontrare anche voi lo Spirito Olimpico!!! 😀
tra l’altro da roma a milano fa prima lui dell’eurostar
vuoi vietarmi di dire cose incomprensibili… fa i p ur e.
non voglio vietarti niente. solo è più carino qundo uno capisce di che si sta parlando.
sraule
io non so chi sia ‘sto robbè, ma sappia che ogni punto esclamativo nei suoi commenti corrisponderà a 10 pedate nei suoi coglioni.
non è una buona idea
sraule
Ops!
mmm… allergico ai punti esclamativi?
Tò… fattene una scorta, amico friz!
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Sono esclamazioni! Si enfatizzano!
Sono nato con i fumetti e lì per legge tutti i baloon si chiudono con un punto esclamativo!
Ed io parlo per baloon!
Ciao bello!
Robbè!
non è il caso neanche per te.
sraule
(tra l’altro, anch’io odio i punti esclamativi, Roby. fattene una ragione, siamo una combriccola di musoni inespressivi:))
hkd: peccato non avere il tempo di trovare il link. basti dire che sul secolo XIX c’era scritto che in uno scompartimento hanno trovato… un PITONE. evidentemente aveva trovato sul treno la nicchia ecologica ideale…
sraule
Coso, robbè, ma non si dice balloon con due L?
sounasegaioehperòmisemrava…
E’ per questo che vi voglio bene.
cazzz.. lo sai che è vero!
2 elle!
Balloon!!
robbè!
per essere politically correct verso i musoni, pubblico anche la versione senza espressioni
cazzz.. lo sai che è vero
2 elle
Balloon
robbè
e’ plurale:
balloonS
qua si spacca il capello in quattro. noi spezzini, comunque, diciamo balòn… significa “pallone”, ma sono sottigliezze.
sraule
e, in ogni caso, già che siamo in vena di fare gli spocchiosi…
armaduk: all’interno di una frase in italiano è buona norma mettere le parole straniere al singolare.
ad esempio “I supermarket della Lidl sono economici”, “gente strana pattina sui rollerblade alle sei del mattino” e “si credono wonder-boy, ma sono solo degli sfigati”.
sraule (puntigliosa)
ad esempio “I supermarket della Lidl sono economici”, “gente strana pattina sui rollerblade alle sei del mattino” e “si credono wonder-boy, ma sono solo degli sfigati”
Vorrei sapere dove hai preso questi stralci, però.
AnalCunt
armaduk: all’interno di una frase in italiano è buona norma mettere le parole straniere al singolare.
Davvero?
Non lo sapevo, cazzo.
E’ vero, confermo, stavo per dirlo io ma lo ha già detto sraule.
lieta di essere sempre d’ausilio alla vostra crescita intellettuale.
gli stralci me li sono inventati, ovviamente. e si vede:)
sraule