Ebbene sì, anche i migliori tra noi ogni tanto si lasciano prendere dagli eventi e fanno qualche sciocchezza. E’l’esempio lampante del mio caro carissimo direttore e della sua dolce dolcissima quasi-consorte. Che non erano del tutto a posto lo si sapeva già, ma io speravo fino all’ultimo che rinsavissero.
Essendo il matrimonio nient’altro che una decadente reliquia del passato non più affascinante di una cerimonia per la circoncisione ebraica pensavo che, come dire, ci fossimo lasciati queste cose alle spalle.
Invece no.
Invece no.
E così sabato mattina mi toccherà svegliarmi alle sette (7) per fiondarmi dal parrucchiere onde avere una testa semi-decente per la cerimonia. Come tutti ben sanno, infatti, le foto dei matrimoni degli amici hanno la maligna tendenza a rispuntare fuori nelle situazioni più impensabili e DIO NON VOGLIA che qualcuno possa ricordarmi in eterno come “la donna con i rododendri in testa”.
Poi, reduce da un paio di ore di casco a temperatura vulcano, correrò a casa per agghindarmi nei peggio modi. Il lato buono è che ho convinto la mia cara madre a sponsorizzarmi vestito e underwear (essermi fatta regale anche l’underwear è stato un bel colpo), nonchè i sandali. Se non ci cadrà sopra una tartina o un cocktail potrò anche riusarli in caso di altri matrimoni. O funerali. Forse anche per qualche colloquio di lavoro, sempre che si svolga in estate.
Infine scarpinerò fino al castello gentilmente posizionato in cima ad un’erta china nel quale i nostri convoleranno a nozze (a quel punto suppongo che della mia acconciatura non sarà rimasto più niente) e finalmente parteciperò all’EVENTO.
Ragazzi, vi voglio tanto bene!
porcodio è l’evento che penso?
AAAAAAAAAH!
ESSI VIVONO!
beh, almeno mangerai come il porcodio comanda.
ma in chiesa? dai bello Egli davanti al prete.
Ebbene sì! Vivono e si maritano!
Ma in comune… anzi, al Castel S. Giorgio.
E… bè, sì, mangerò, ma non so se è un bene (hem).